LEGITTIMO IMPEDIMENTO E DIRITTO DI DIFESA

Roma, 30.03.2022 – Di Massimiliano Cesali
E’ notizia di questi giorni quanto accaduto ad un collega del Foro di Potenza il quale, a seguito di una istanza di rinvio per legittimo impedimento a causa delle sue condizioni di salute, accolta dall’organo giudicante, ha subito da parte della locale Procura della Repubblica un procedimento con tanto di interrogatori dei propri familiari, perquisizioni anche a carico del medico che aveva certificato la malattia.

Quanto accaduto è grave e desta preoccupazione poiché risultano compromesse le basilari garanzie proprie del diritto di difesa.

Inoltre, nel sottolineare che il rinvio dell’udienza per legittimo impedimento del difensore non pregiudica in alcun modo il processo in corso, evidenzio che tali fatti rischiano di inasprire i rapporti tra Avvocatura e Magistratura, che invece devono essere leali – se non addirittura cordiali – nel superiore interesse della Giustizia.

L’accaduto, oggetto di diversi articoli della stampa locale e nazionale, getta discredito oltre che sul Collega anche nei confronti dell’intera categoria forense da anni oggetto di ingiustificate e strumentali critiche.

A tal proposito è doveroso rammentare l’indispensabile funzione sociale dell’avvocato, difensore dei diritti e delle libertà dei cittadini.

Massimiliano Cesali

(Dipartimento Comunicazione COA ROMA, Andrea Pontecorvo)