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Gli “orfani speciali”, un fenomeno in espansione

04 Aprile 2022

04.04.2022 – Di Lucilla Anastasio

E’ soltanto con la Legge di bilancio per il 2018 che vengono introdotte per la prima volta misure e risorse per gli orfani di femminicidio, tutti quei bambini e ragazzi che hanno perso la madre perché uccisa dal padre che a sua volta si è tolto la vita oppure è detenuto a causa del reato commesso.

Nonostante l’importante impegno da parte del legislatore e di tutti gli operatori che a diverso titolo intervengono su queste situazioni quello degli orfani di femminicidio rimane un fenomeno complesso del quale non si conosce la reale portata, le conseguenze tutte sulla loro sfera emotiva, psichica e relazionale.

Oltre al dolore per la perdita il minore, dunque, si trova da solo ad affrontare un trauma straordinario che probabilmente, anzi sicuramente, stravolgerà la propria esistenza. Da qui la necessità di interventi celeri, adeguati ed efficienti con operatori competenti e specializzati che siano in grado anche di interagire con il nuovo contesto familiare.

I dati sono allarmanti, ad oggi, in Italia, sono duemila i ragazzi orfani speciali di un po’ tutte le fasce di età, soprattutto minori.

Seppure in ritardo ed ancora con tante criticità l’intervento legislativo italiano (L.4/2018) è unico nel panorama europeo considerato un modello da adottare da parte degli altri Stati.

La legge prevede in particolare:
– l’accesso al gratuito patrocinio;
– l’assistenza medico-psicologica;
– la sospensione per l’omicida della pensione di reversibilità e del diritto all’eredità;
– la possibilità per l’orfano di modificare il cognome.

Dette previsioni riguardano sia i minori che i figli maggiorenni non economicamente autosufficienti oltre a considerare sullo stesso piano l’omicidio del coniuge, del partner dell’unione civile e del convivente, a prescindere dalla tipologia di unione, anche non coniugale.

Quanto invece al sostegno economico è prevista l’assegnazione alle famiglie affidatarie di € 300,00 al mese per ogni minore, borse di studio, interventi per l’orientamento e l’avviamento al lavoro, sgravi fiscali per chi assume, rimborso delle spese mediche e sostegno psicologico.

Con il Decreto 21/5/2020 n.71-Regolamento recante l’erogazione di misure di sostegno agli orfani di crimini domestici e di reati di genere e alle famiglie affidatarie sono stati stanziati ulteriori 12 milioni annui per il periodo compreso dal 2021 al 2024.

Le misure che sono state prese dal governo sono importanti e costituiscono senz’altro una risorsa quanto meno economica per questi ragazzi, vittime indirette, provati psicologicamente dalle violenze di cui sono stati testimoni oltre che dell’affetto più importante della vita, ma gli “orfani speciali” richiedono un’attenzione speciale e per questo va al più presto creata una rete di operatori che possa attraverso interventi programmati e strutturati essere concretamente di aiuto per loro.

Lucilla Anastasio
(Dipartimento Comunicazione COA ROMA, Andrea Pontecorvo)

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