IL PCT IN CASSAZIONE
FACOLTATIVO OPPURE OBBLIGATORIO?
Cons. Avv. Andrea PONTECORVO
Una data importante, quella del prossimo 31 marzo 2021: in Corte di Cassazione, nel Settore Civile, sarà implementato il servizio di deposito telematico degli atti e dei documenti da parte dei difensori delle parti. L’entrata in funzione del sistema informatizzato, previsto dall’Art. 221 del D.L. n. 34/2020 (convertito, con modificazioni, dalla Legge 17 luglio 2020, n. 77), ha visto nel Decreto 27 gennaio 2021 del Ministero della Giustizia la definitiva consacrazione e, salvo clamorose quanto improbabili smentite, da mercoledì della prossima settimana la Suprema Corte potrà essere raggiunta telematicamente da atti introduttivi ed in corso di causa. Un processo iniziato svariati anni or sono, accelerato senz’ombra di dubbio dall’emergenza sanitaria che strangola il sistema giudiziario e non solo da oltre un anno. Facoltatività è la parola d’ordine. Bandita dalla norma, almeno per il momento, ogni obbligatorietà dei depositi telematici. Ma, come sempre, l’incredibile numero di norme sul punto creano, fin d’ora, non pochi problemi interpretativi. Se ne è parlato nel corso dell’evento organizzato dalla Scuola Superiore della Magistratura lo scorso 24 marzo 2021 (puoi rivedere qui l’intero evento https://youtu.be/RzUOuRjJG5U oppure i punti salienti qui https://youtu.be/jI9k7jnMU7Q – qui invece trovi la locandina https://www.ordineavvocatiroma.it/formazione-decentrata-della-corte-di-cassazione-incontro-dibattito-che-si-terra-in-aula-virtuale-teams-il-24-marzo-2021-dalle-ore-14-30/), ripreso e diffuso anche dal Dipartimento Comunicazione del COA ROMA. Tra le molte riflessioni degli illustri relatori, voglio attirare la Vostra attenzione su questa: il PCT in Cassazione è davvero “facoltativo”? Ascoltiamo quanto affermato in questo punto: https://www.youtube.com/watch?v=jI9k7jnMU7Q&t=6237s
Come potete notare, la novità davvero epocale deve essere studiata come si conviene, per non incorrere in violazioni di norme che innanzi al Giudice di ultima istanza possono creare danni enormi ai nostri assistiti. Non mancheranno le schede di analisi e gli approfondimenti nel prossimo periodo, ma fin d’ora Vi consiglio di spendere poco più di un’ora del Vostro tempo per iniziare ad entrare, dalla prossima settimana, in quello che davvero possiamo definire la sola riforma della Giustizia nell’arco degli ultimi trent’anni: il PCT.
Andrea Pontecorvo