CONDANNATO PER STALKING NEI CONFRONTI DI DUE…
CONDANNATO PER STALKING NEI CONFRONTI DI DUE COLLEGHE ROMANE, IL COA ROMA PARTE CIVILE: SIA DI MONITO (tratto da Il Messaggero, Federica Pozzi , ed. 13.07.2023)
“È stato condannato a otto mesi di reclusione il 33enne romano accusato di stalking nei confronti di due sorelle, entrambe avvocati. Le minacce erano iniziate nel 2016, prima nei confronti di una delle due, da cui era stato assistito per questioni finanziarie. Poi, nel 2022, quando l’altra ha iniziato a difendere la sorella nel processo per stalking contro l’uomo, è diventata anche lei vittima di ripetute minacce e atti persecutori. Diversi i messaggi e le telefonate di insulti e minacce: «Anche io ho un legale non mi fai paura sei una sporca z…a come lei, vi segnalo alla Guardia di Finanza e ai Carabinieri, ho preso delle informazioni». Non solo, l’imputato ha fatto una segnalazione anonima all’Ordine degli avvocati: «Io sono a diffidare e segnalare l’avvocato perché non è stata ai patti, ha infranto le regole e non mi ha permesso di distruggere sua sorella – si legge nella lettera – lei la voleva difendere ma ora non può più e io rovinerò la vita a tutte e due». Oltre agli otto mesi di condanna, il 33enne sarà sottoposto a un anno di libertà vigilata e dovrà risarcire le spese legali, oltre a quelle civili. Una perizia ha stabilito come spiega l’avvocato delle vittime, Pierluigi Guaragna – che «ha una capacità scemata di intendere e di volere». A costituirsi parte civile nel processo, oltre alle due sorelle, l’Ordine degli avvocati di Roma «a tutela delle colleghe perché è fondamentale che l’avvocato, nell’espletamento delle sue funzioni sia in piena autonomia e indipendenza – ha sottolineato il Presidente del Consiglio dell’Ordine, Paolo Nesta – La condanna sia di monito anche per altri». «Ringraziamo fortemente – hanno commentato le due vittime, dopo la sentenza – l’avvocato Giovanna Gallo che si è costituita parte civile attraverso l’Ordine degli avvocati di Roma e la sua Consigliera Vicepresidente Irma Conti, che ci aveva espresso massima solidarietà».
(Federica Pozzi, Il Messaggero)